La Patagonia, terra di distese sconfinate e natura mozzafiato, è sempre stata un sogno nel cassetto. L’opportunità si è presentata nel mese di marzo del 2022, quando i pianeti si sono allineati e le restrizioni di viaggio dovute al Covid ci hanno finalmente permesso di viaggiare in Argentina. Abbiamo, quindi, colto la palla al balzo e siamo partiti per questo viaggio che, benché costoso, è sicuramente un’esperienza da fare almeno una volta nella vita.

itinerary argentine patagonia ushuaia
Il nostro itinerario di 2 settimane da Buenos Aires a Ushuaia passando per la Patagonia argentina

Partendo con delle aspettative molto alte, avevamo paura di restare delusi, ma questa terra misteriosa e arida si è rivelata sorprendente. Tutti i prezzi indicati nella nostra guida del 2019 sono letteralmente decuplicati nel giro di 3 anni a causa dell’inflazione e del Covid, quindi i prezzi segnalati nell’articolo sono da considerarsi solo indicativi. Diamo ora un’occhiata al nostro itinerario di viaggio di due settimane in Patagonia argentina.

Itinerario di due settimane in Patagonia
Itinerario di due settimane in Patagonia

DISTANZADURATA
Buenos Aires-El Calafate3 ore in  
El Calafate – Estancia La Estela1 ora 30 in  
Estancia La Estela- El Chaltén1 ora in  
El Chaltén – El Calafate3 ore 30 in  
El Calafate - Ushuaia16 ore in  
Ushuaia – Buenos Aires3 ore in  

Giorno 1: Arrivo a Buenos Aires

Il primo giorno a Buenos Aires è stato un giorno di ricognizione: dovevamo cambiare soldi e ambientarci in generale alla vita argentina. Essendo domenica, ne approfittiamo anche per visitare la Feria di San Telmo: un mercatino artigianale che si snoda per le vie trafficate dell’omonimo quartiere.

Una cosa di cui ci siamo resi velocemente conto, quando pianificavamo l’itinerario in Patagonia, è che l’Argentina è grande più o meno quanto l’Europa intera. Sebbene cerchiamo sempre di evitare aerei interni (il bus di 16 ore da El Calafate a Ushuaia ne è la dimostrazione), siamo stati costretti a prendere un aereo da Buenos Aires a El Calafate, la città principale della Patagonia argentina, visto che un bus avrebbe richiesto ben tre giorni di viaggio.

Giorno 2: Partenza per El Calafate, Laguna Nimez

Il nostro volo con Aerolineas Argentina parte in mattinata dall’aeroporto Jorge Newbery. Vi raccontiamo tutti i dettagli legati agli spostamenti nell’articolo sulle info pratiche in Argentina. Appena arrivati a El Calafate, ci assicuriamo subito di assaggiare la bacca Calafate sotto forma di gelato. Secondo la leggenda, chiunque assaggi questa bacca, che peraltro è l’unico frutto autoctono della Patagonia, ritornerà nuovamente in Patagonia durante la sua vita. Non potevamo perderci questa occasione!

Gelato alla bacca Calafate e al caramello a El Calafate
Caramel ice-cream and Calafate berry ice-cream

Nel pomeriggio abbiamo visitato la Laguna Nimez. La Laguna al tramonto è splendida. Il percorso intorno alla laguna è lungo 3 km e arriva fino alla spiaggia bagnata dal lago Argentino, il più grande del paese. Lungo tutto il percorso sono disponibili cartelli con informazioni sulla flora e fauna, in special modo le specie aviarie.

ista percorso nella Laguna Nimez, El Calafate
ista percorso nella Laguna Nimez, El Calafate
Laguna Nimez con fenicottero in volo, El Calafate
Laguna Nimez con fenicottero in volo, El Calafate
Vista Laguna Nimez, El Calafate
Vista Laguna Nimez, El Calafate

Laguna Nimez

Prezzo biglietto: 1,000$ (4.60€) per persona.
Durata visita: circa 2 ore.
Tasso di cambio durante il nostro soggiorno: il tasso ufficiale della banca era di un euro per 105 pesos argentini $, mentre il tasso ufficioso, chiamato anche "blue dollar" o "blue euro", era di un euro per 210-230 $. Per questo articolo useremo il tasso di cambio di 215$, che è quello che abbiamo trovato più spesso durante il nostro viaggio. I tassi di cambio sono sicuramente cambiati nel frattempo, quindi questi prezzi sono da considerare molto approssimativi.

Giorno 3: Ghiacciaio Perito Moreno

Per visitare il ghiacciaio Perito Moreno ci siamo affidati all’agenzia Hielo y Aventura che organizza anche trekking sul ghiacciaio, poiché si tratta dell’unica agenzia che ha il permesso di accedere al ghiacciaio. La nostra escursione inizia con lo spostamento in bus fino al Perito Moreno, che ci permette, peraltro, di ammirare la fauna del bosco endemico patagonico, ben più verde rispetto alla steppa. Il ghiacciaio fa parte del Parque nacional los Glaciares che comprende molti ghiacciai della provincia di Santa Cruz, che rappresentano in tutto la terza fonte di acqua potabile più grande al mondo.

Noi sulla passerella del ghiacciaio Perito Moreno
Noi sulla passerella del ghiacciaio Perito Moreno

Il ghiacciaio Perito Moreno non sta, per ora, soccombendo al cambiamento climatico, ma si muove sotto la pressione della neve compatta che scende dalle Ande. Arrivati alla passerella, da cui possiamo ammirare la panoramica sul ghiacciaio, vediamo proprio alcuni blocchi di ghiaccio che cedono sotto la pressione. Il colore del ghiacciaio è bianco venato di azzurro intenso e la consistenza appare simile a fiocchi di meringa, ma in realtà la superficie è dura e abrasiva.

Ghiacciaio Perito Moreno con arcobaleno
Ghiacciaio Perito Moreno con arcobaleno
Superficie del ghiacciaio Perito Moreno
Superficie del ghiacciaio Perito Moreno

Abbiamo scelto di fare il mini trekking con Hielo y Aventura, che include anche un viaggio in barca di una ventina di minuti che ci porta sul lato sinistro del ghiacciaio, da dove comincia il trekking. Il ghiacciaio dal basso sembra ancora più imponente con i suoi 75 metri di altezza. Il mini trekking, che facciamo muniti di caschetto e ramponi, dura “solo” un’ora e mezza, ma ne vale assolutamente la pena. Hielo y Aventura organizza anche trekking lunghi per i camminatori più esperti.

Trekking sul ghiacciaio Perito Moreno
Trekking sul ghiacciaio Perito Moreno
Cramponi per trekking sul ghiacciaio Perito Moreno
Cramponi per trekking sul ghiacciaio Perito Moreno

Di ritorno a El Calafate, ci aspetta un’altra esperienza imprescindibile in Argentina: mangiare l’asado, il barbecue argentino. Ci rechiamo al ristorante “La Tablita” che non ci delude. Ricordate di specificare la cottura della carne, se non la volete “bien hecha”, cioè ben cotta, come si suole mangiare in Argentina.

Asado a El Calafate
Asado a El Calafate

Parque nacional los glaciares

Prezzo biglietto: 2,520$ (11.70€) per persona. Non incluso nel prezzo del trekking.
Andata e ritorno da El Calafate al ghiacciaior: 2 ore 30.

Mini hike sul ghiacciaio

Prezzo biglietto: 25,500$ (118.60€) per persona.
Durata trekking: 3 ore.

Giorno 4: Estancia la Estela e passeggiata a cavallo

In un viaggio in Argentina un soggiorno in una estancia nel mezzo al nulla non può mancare. Noi abbiamo scelto l’Estancia la Estela, ubicata a mezza strada tra El Calafate ed El Chaltén, che organizza anche passeggiate a cavallo, un altro must in un viaggio in Patagonia. Per arrivare e ripartire dalla Estancia, abbiamo organizzato un transfer privato tramite la estancia.

Estancia la Estela
Estancia la Estela

Arrivati alla estancia, partiamo subito per una passeggiata a cavallo di 4 ore circa in totale. Il vento patagonico onnipresente ci taglia il viso, mentre attraversiamo la steppa e le dune, fino ad arrivare al lago Viedma.

Passeggiata a cavallo in Patagonia
Passeggiata a cavallo in Patagonia

I soggiorni nelle estancia sono abbastanza costosi, ma pagando in dollari o euro molte praticano sconti interessanti.

Transfer privato El Calafate – Estancia la Estela

Prezzo: 43€/auto.
Durata: 1 ora 30.

Cavalcata lunga

Prezzo: 99€ per persona*, pranzo incluso
Durata: circa 4 ore.

* I prezzi relativi alla Estancia sono in euro, perché abbiamo pagato in euro per beneficiare di uno sconto del 40%.

Giorno 5: El Chaltén, sentiero Laguna Torre fino al primo Mirador

El Chaltén è la meta per eccellenza di tutti gli escursionisti. La capitale del trekking patagonico offre innumerevoli sentieri di ogni livello. Il Centro informazioni del Parque los glaciares è molto ben attrezzato e fornisce molte informazioni e consigli indispensabili prima di mettersi in cammino. Per alcuni sentieri particolarmente difficili (non quelli che abbiamo fatto noi) occorre registrarsi al centro.

Vista su El Chaltén
Vista su El Chaltén

Per questo primo giorno a El Chaltén, abbiamo deciso di seguire il percorso Laguna Torre fino al primo Mirador con panorama sul Cerro Torre (andata e ritorno 6-7 km circa). Il sentiero fino al primo mirador è alquanto semplice. Si passa attraverso il bosco endemico, da cui fanno capolino alcuni picchi indaffarati, e si risale leggermente il crinale prima di arrivare al punto panoramico sul ghiacciaio.

Vista del Cerro Torre, El Chaltén
Vista del Cerro Torre, El Chaltén
Picchio sul percorso Laguna Torre, El Chaltén
Picchio sul percorso Laguna Torre, El Chaltén
Vista percorso Laguna Torre, El Chaltén
Vista percorso Laguna Torre, El Chaltén

Transfer privato Estancia la Estela – El Chaltén

Prezzo: 43€/auto.
Durata viaggio: 1 ora.

Percorso laguna Torre fino al primo Mirador

Durata trekking: 2:30 ore andata e ritorno.

Giorno 6: El Chaltén, sentiero Laguna de los tres

Oggi è il giorno del trekking più lungo: il sentiero della Laguna de los tres. Questo sentiero, come molti altri, inizia con un pannello informativo, un rubinetto di acqua di sorgente (si può anche riempire la borraccia direttamente nel fiume lungo il sentiero) e colonnine con pannelli solari per caricare il telefono. Il percorso si divide in tre parti: 3 km di salita intervallata da piano nel bosco, 6 chilometri in piano passando per la zona di campeggio nei pressi della Laguna Capri (dove peraltro si può dormire) e gli ultimi 3 km in salita.

Primo Mirador percorso Laguna de los tres, El Chaltén
Primo Mirador percorso Laguna de los tres, El Chaltén
Percorso Laguna de los tres con vista sul Fitz Roy, El Chaltén
Percorso Laguna de los tres con vista sul Fitz Roy, El Chaltén

Al kilometro 9 un pannello indica: “attenzione, alta intensità” e anche se all’inizio il sentiero, benché in salita, può sembrare comunque relativamente “semplice”, l’intensità aumenta man mano che si avanza, anche a causa della presenza di enormi massi sul sentiero.

Salita nel percorso Laguna de los tres, El Chaltén
Salita nel percorso Laguna de los tres, El Chaltén

La fatica è ripagata dalla vista splendida della laguna turchese dominata dalle cime, tra cui il Fitz Roy. Non tralasciate la Laguna sucia a sinistra della Laguna de los tres, di uno splendido blu petrolio, sormontata dal ghiacciaio Rio Blanco.

Laguna de los tres con vista sul Fitz Roy, El Chaltén
Laguna de los tres con vista sul Fitz Roy, El Chaltén

Al ritorno, dopo aver ripercorso i famosi 2 km in discesa, che sono micidiali, decidiamo di fare una deviazione, aggiungendo 4 km (andata e ritorno), per vedere il Ghiacciaio Piedras blancas. Benché il ghiacciaio sia splendido, il dolore alle gambe comincia a farsi sentire. Ci sono varie modalità di percorrere questo sentiero, noi abbiamo deciso di percorrerlo tutto a piedi.

Percorso laguna de los tres con deviazione per il ghiacciaio Piedras Blancas (28km)

Durata: circa 9 ore andata e ritorno.

Giorno 7: El Chaltén, sentiero Chorillo del Salto e ritorno a El Calafate

Nonostante il mal di gambe, decidiamo di fare un ultimo sforzo e percorrere il sentiero del Chorillo del Salto. È un sentiero semplice tutto in piano di 6 km andata e ritorno fino alla cascata Chorillo del Salto, che peraltro è raggiungibile anche in auto.

Cascata Chorillo del Salto, El Chaltén
Cascata Chorillo del Salto, El Chaltén

Prendiamo poi il bus per tornare a El Calafate, dove aspettiamo la notte per prendere il bus per Ushuaia.

Percorso Chorillo del Salto

Durata: circa 2 ore andata e ritorno.

Transfer El Chaltén – El Calafate

Prezzo biglietto : 12,500$ (11.60€) per persona.
Durata viaggio: 2 ore 30.

Giorno 8: Bus per Ushuaia

Il nostro bus per Ushuaia parte alle 3 di notte e prevede un cambio alle 7 di mattina a Rio Gallegos. Il secondo bus è un po’ movimentato perché prevede il passaggio di 2 frontiere – Argentina verso Cile e viceversa, quindi bisogna scendere e passare i vari controlli a piedi. Ricordatevi di non portare frutta fresca perché vi verrà confiscata. Arriviamo a Ushuaia verso le 19 e ci organizziamo per i giorni seguenti anche grazie all’ufficio di turismo molto ben preparato (hanno anche un’app).

Transfer El Calafate - Ushuaia

Prezzo biglietto : 10,280 $ (47.80€) per persona.
Durata viaggio: 16 ore.

Giorno 9: Ushuaia, Parque Nacional Tierra del Fuego

Vicino al porto c’è un servizio di bus chiamato transporte regular che fa da spola tra la città, il parco nazionale Tierra del Fuego e la laguna Esmeralda. Prendendo due biglietti, uno per il parco e uno per la laguna, ci fanno un notevole sconto. Per il primo giorno di permanenza a Ushuaia decidiamo di andare a camminare nel parco nazionale che dista una ventina di minuti dalla città. Il bus si ferma in varie zone del parco, quindi all’andata ci facciamo lasciare all’inizio del sendero de la costa e riprendiamo il bus alle 17 alla fine della ruta 3. All’andata il bus ci lascia in uno spiazzo che dà su un lago, dove si trova la suggestiva posta ubicata più a sud del mondo, incorniciata dalle montagne cilene.

Posta più a sud del mondo, Ushuaia
Posta più a sud del mondo, Ushuaia

Il sendero della costa si snoda nel bosco, ben più rigoglioso e umido rispetto a quello patagonico, e offre dei bei scorci sulla costa, come indica il nome stesso. Questo sentiero è lungo circa 8 km solo andata.

Albero sul sentiero parco Tierra del Fuego, Ushuaia
Albero sul sentiero parco Tierra del Fuego, Ushuaia
Sendero de la costa, parco Tierra del Fuego, Ushuaia
Sendero de la costa, parco Tierra del Fuego, Ushuaia

Dopo pranzo, andiamo a vedere il mirador sul lago roca e poi prendiamo il sendero de la isla, che secondo noi è il più pittoresco. Offre, infatti, tantissimi scorci sulla laguna e su tanti isolotti.

Sendero de la isla, parco Tierra del Fuego, Ushuaia
Sendero de la isla, parco Tierra del Fuego, Ushuaia

Arriviamo poi alla fine della Ruta 3, ossia la fine della strada più a sud del mondo. Dallo spiazzo davanti al cartello della Ruta 3 riprendiamo il bus alle 17 che ci riporta in città.

Transfer Ushuaia – Tierra del Fuego national park

Prezzo biglietto : 2,000 $ (9.30€) per persona.
Durata viaggio: 20 minuti.

Tierra del Fuego national park

Prezzo biglietto : 2,100$ (9.70€) per persona.

Giorno 10: Ushuaia e giro in barca sul canale Beagle

Optiamo per visitare il museo di storia naturale (museo del fin del mundo), piuttosto che il museo della prigione (un altro must di Ushuaia che purtroppo è diventato molto caro, 3.800$ (17,6€) a persona al momento della nostra visita). Il museo di storia naturale è diviso in due aree: la prima è molto interessante e ripercorre la storia di Ushuaia nonché la sua flora e fauna, mentre la seconda, ubicata nel vecchio edificio del governo, ripercorre la storia politica ed è meno interessante senza la visita guidata. Alle 15 comincia il nostro giro in barca. Noi abbiamo scelta l’agenzia Canoero che offriva il tour che volevamo noi: giro di 5 ore con stop nell’isola dei pinguini. Ci sono tante altre agenzie che offrono lo stesso tour, nonché tour più brevi senza l’isola dei pinguini, tour via terra, visite all’Estancia Haberton e visite via terra all’isola dei pinguini ecc. Trovate tutte le info all’ufficio del turismo.

Leoni marini, Ushuaia
Leoni marini, Ushuaia

Il giro in barca include vari stop all’isola dei leoni marini, al faro e poi all’isola dei pinguini. Marzo è l’ultimo mese per osservare i pinguini che vengono a covare le uova e a crescere i piccoli sull’isola, prima di migrare. A metà marzo solo pochi esemplari di pinguini di due specie diverse, i pinguini di Magellano e i pinguini Papua, rimangono. Al contrario, i leoni marini sono numerosi, sia sugli scogli che in acqua, dove zompettano allegramente. Vediamo anche dei delfini, magnifici gabbiani dall’enorme apertura alare e una piccola balena megattera.

Gabbiano, Ushuaia
Seagull flying, Ushuaia
Pinguini, Ushuaia
Pinguini, Ushuaia

I mesi di marzo e aprile sono ideali per scorgere le balene nel canale, ma non sempre si riesce a vederle.

Balena, Ushuaia
Balena, Ushuaia

Museo Fine del Mundo

Prezzo biglietto : 500$ (2.30€) per persona.

Giro in barca con l'agenzia Canoero

Prezzo biglietto : 8,000$ (37.20€) per persona.
Durata: 5 ore.

Giorno 11: Ushuaia e Laguna Esmeralda

Ultimo trekking alla Laguna Esmeralda che raggiungiamo con il bus transporte regular. È un sentiero più breve (8 km andata e ritorno) che attraversa un bosco e una valle. Ci sono delle salite nel bosco e per arrivare alla laguna, ma il sentiero è molto semplice se non fosse per il fango che la fa da padrone. La laguna non fa parte del parco nazionale, quindi non occorre pagare un biglietto di entrata.

Sentiero Laguna Esmeralda, Ushuaia
Sentiero Laguna Esmeralda, Ushuaia
Laguna Esmeralda, Ushuaia
Laguna Esmeralda, Ushuaia

Ushuaia – Laguna Esmeralda

Prezzo biglietto : 1,850 $ (8.60€) per persona.
Durata: 15 minuti.

Giorni 12-13-14: Buenos Aires

Riprendiamo l’aereo per fare ritorno a Buenos Aires, che esploriamo negli ultimi 2 giorni e mezzo di vacanza. Visitiamo delle attrazioni classiche come il Cimitero della Recoleta, il quartiere Boca ed il centro della città con tour imprescindibili al Palacio Barolo, al museo Cabildo sulla storia argentina e alla cattedrale. Ci siamo anche concessi qualche stop godereccio, tra cui una degustazione di vini argentini e una serata di tango argentino prima del nostro ritorno a casa.

Murales tango, Buenos Aires
Murales tango, Buenos Aires
Quartiere La Boca, Buenos Aires
Quartiere La Boca, Buenos Aires

Palacio Barolo

Prezzo biglietto : 2,800$ (13€) per persona.
Durata: Circa 2 ore.

Cementerio de la Recoleta

Prezzo biglietto : gratis.

Museo Cabildo

Prezzo biglietto : gratis.
Durata: circa un'ora.

Transfer all'aeroporto internazionale

Prezzo: 6,000$ (27.90€).
Durata: circa 40 minuti.

Si conclude così il nostro viaggio in Patagonia di 2 settimane. Durante questo viaggio in Patagonia a marzo, abbiamo decisamente macinato chilometri, riempiendo la mente d’immagini d’immensi paesaggi e i polmoni di aria pulita. La Patagonia è stata sicuramente all’altezza delle nostre aspettative, benché alte. Fateci sapere se questo itinerario in Patagonia di due settimane vi ha ispirato e lasciateci delle domande se avete bisogno di consigli!

Top e flop dell’Argentina

Top Argentina
Paesaggi e natura mozzafiato
Persone amichevoli e disponibili
Circuiti turistici molto ben organizzati e sicuri

Flop Argentina
La situazione del cambio soldi è difficile da gestire, soprattutto all’inizio.
Difficile anche ritirare soldi nelle piccole città turistiche, dove i contanti finiscono velocemente.

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2 Commenti
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Ludovica
5 mesi fa

Ciao,
bellissimo viaggio, sto provando ad organizzarlo nel mese di gennaio, ma avrei due domande:
– tutti gli spostamenti sono stati in aereo o autobus “di linea”? Non avete mai utilizzato un auto a noleggio?
– le escursioni le avete prenotate direttamente sul posto o lo avete fatto con anticipo prima di partire?
Grazie