Nel mese di novembre 2019 abbiamo trascorso due settimane in Perù, una meta che sognavamo da tanto. Da veri novelli del Perù e dell’America del Sud in generale, non sapevamo neanche che l’Inca Trail esistesse e ci siamo dovuti informare molto prima di partire. Vediamo quindi insieme cos’è l’Inca Trail, come si organizza l’Inca Trail e cerchiamo di rispondere ad alcuni dubbi che abbiamo avuto prima di partire. Per un racconto del nostro Inca Trail, dei siti Inca e Machu Picchu, non dimenticatevi di dare un’occhiata al nostro articolo sull’Inca Trail giorno per giorno.

Che cos’è l’Inca Trail?

L’Inca Trail o percorso Inca è un sentiero di circa 45 km che parte dal km 82 nei pressi della città di Ollantaytambo e culmina a Machu Picchu. Può essere percorso in 4 o 5 giorni e include tre passi delle Ande (Dead Woman’s pass a 4.200m, Runkuracay a 4.000m e Phuyupatamarca a 3.680m). Si tratta di un sentiero che veniva percorso come pellegrinaggio dalla popolazione Inca per raggiungere Machu Picchu o dai messaggeri Inca; sul sentiero sono stati edificati vari siti di devozione o abitazioni di sacerdoti, dove le persone si fermavano a riposare o pregare. Il sentiero di pietra, che per la maggior parte del percorso è ancora l’originale, è racchiuso da una vegetazione prospera: si passa da giungle rigogliose a enormi vallate dalla vista mozzafiato, a maestose montagne innevate. Durante il percorso si percepisce la presenza di divinità come Pachamama - madre natura - e le Apu - le montagne - adorate dagli Inca, a cui anche noi abbiamo offerto delle foglie di coca o il primo boccone di un pasto, un ringraziamento tipico che solevano fare gli Inca.

La valle nel passo del Dead Woman's pass e il sentiero inca trail
Vista dal Dead Woman’s pass

Vale la pena?

Ecco la domanda principale che ci siamo posti e che ci ha fatto riflettere a lungo. Vale la pena spendere tutti questi soldi per un trekking oppure è un acchiappo per turisti? In effetti, l’Inca Trail costa in media 650-750$ per un trekking di 4 notti in un gruppo di massimo 16 persone; il prezzo aumenta notevolmente se si desidera una guida privata.

Investire una tale cifra in una sola attività è chiaramente stato fonte di preoccupazione, ma per noi n’è valsa sicuramente la pena. Si tratta di una di quelle attività che si svolgono una volta nella vita e noi siamo partiti dal principio che se avevamo fatto tutta quella strada per arrivare in Perù, perché non fare questa esperienza unica ed irripetibile?

È ovvio che si tratta di un prezzo proibitivo per molti; fortunatamente, esistono dei trekking alternativi molto meno costosi, da prendere in considerazione anche nel caso in cui l’Inca Trail dovesse essere sold out. Il più famoso è sicuramente il Saltankay Trek, che costa sui 350-400$, di cui però non possiamo dare molte altre informazioni visto che non l’abbiamo fatto. Alcune persone lo percorrono anche senza guida, ma vi consigliamo di informarvi molto bene prima di farlo da soli. Ricordate prima di partire che l’Inca Trail è chiuso per manutenzione per tutto il mese di febbraio, che corrisponde al mese con le più forti piogge.

Quale agenzia scegliere?

Prima di tutto, ricordatevi che dovete prenotare l’Inca Trail con grande anticipo. Se partite in alta stagione, ad es. nei mesi estivi, prenotate l’Inca Trail 6-7 mesi in anticipo. Se andate nella bassa stagione, la domanda è minore; noi abbiamo prenotato circa un mese prima. Questo perché il numero d’ingressi giornaliero è limitato a 500 persone, inclusi i membri dello staff delle agenzie, per evitare un sovraffollamento sul percorso. Una volta che avete prenotato con l’agenzia, loro provvederanno a contattare le autorità governative e richiederanno un permesso d’ingresso per conto vostro.

Scegliere l’agenzia con cui percorrere il cammino è sicuramente la cosa più difficile da organizzare. La scelta dell’agenzia è il fattore da cui dipende il successo del vostro trekking, quindi prendetevi tutto il tempo necessario per fare una scelta consapevole. Cercando su internet, se ne trovano a fiotti con prezzi che oscillano molto. Come sceglierne una che ci assicuri una bella esperienza? Noi abbiamo adottato un approccio multilaterale, utilizzando tutti i canali d’informazione che avevamo a nostra disposizione: guida Lonely Planet, blog online e recensioni sulle agenzie. Partendo dalle agenzie suggerite sulla guida della Lonely Planet, abbiamo fatto una ricerca incrociata su tutti i canali, stilando la classica tabella “pro e contro” per ogni agenzia. Piano piano abbiamo scremato le agenzie che avevano recensioni negative, che avevano prezzi troppo elevati per noi o che non hanno risposto alle nostre domande via e-mail. Cercavamo un’agenzia che ci potesse offrire un buon equilibrio tra prezzo non troppo elevato, rispetto del personale, in special modo i porter, e rispetto dell’ambiente. In effetti, nonostante Machu Picchu sia una delle zone archeologiche più visitate al mondo, la sua regione rimane una delle più povere del Perù. Molti giovani della comunità locale vanno a lavorare come porter nelle agenzie e trasportano zaini, tende e materiale essenziale, poiché gli animali tipo muli non sono ammessi per preservare il sentiero. Sul sito delle agenzie potrete anche vedere se organizzano iniziative a sostegno della comunità locale, ma è importante anche controllare le recensioni online per capire come vengano effettivamente trattati i membri dello staff.

Una parte dello staff inca trail
Una parte dello staff

Alla fine noi abbiamo scelto l’agenzia Alpaca Expeditions, il cui prezzo include anche i porter (pur non essendo il prezzo troppo basso, il che potrebbe indicare un potenziale sfruttamento). Se vi possono interessare, le tre agenzie finaliste della nostra classifica erano, oltre ad Alpaca Expeditions, Wayki Trek e Llamapath. Noi ci siamo trovati benissimo con Alpaca Expeditions, sia con le nostre due guide, che con tutto lo staff composto da circa 18 persone che ogni giorno si occupavano di montare le tende prima del nostro arrivo e di preparare piatti succulenti.

Le agenzie mettono a disposizione vari accessori a noleggio, come bastoncini da trekking, materassini gonfiabili e il sacco a pelo. Noi non avevamo abbastanza posto per portarci l’occorrente da casa, quindi abbiamo noleggiato il sacco a pelo e i bastoncini da trekking, che raccomandiamo caldamente viste le impervie discese rocciose che massacrano le ginocchia. Non abbiamo preso in considerazione il materassino gonfiabile, perché la nostra agenzia offriva già gratuitamente un materassino di gommapiuma che si è rivelato sufficiente. Terrete una riunione la sera prima della vostra partenza, in cui vi daranno una borsa che chiamano duffel bag in cui dovrete mettere l’occorrente per questi quattro giorni. Leggete la domanda ‘cosa devo portare?’ per scoprire cosa mettere nella borsa e cosa serve durante l’Inca Trail.

Il pacchetto della nostra agenzia includeva il biglietto del treno panoramico che da Aguas Calientes ci ha riportato vicino al km 82; le agenzie offrono anche la possibilità di viaggiare in prima classe in vagoni con sedili più comodi e vetrate più grandi da cui ammirare il panorama. Noi non abbiamo scelto questa opzione e sinceramente non ce ne siamo pentiti. Il panorama è ben visibile dalle tante finestre che ci sono in seconda classe; il treno è molto comodo ed alquanto lussuoso (è solo per turisti) e dopo 4 giorni di trekking così intenso, vi addormenterete quasi sicuramente, vanificando i 50-70$ richiesti per una vista migliore.

Un treno nella campagna con cactus
Il treno dal sentiero

Infine, un’altra attività facoltativa che offrono le agenzie è l’ingresso a Wayna Picchu, la montagna che appare su ogni foto classica di Machu Picchu. Pagando un sovrapprezzo, potrete scalare quella montagna e ottenere una vista inusuale sulle rovine di Machu Picchu. È necessario prenotare in anticipo e non è possibile scegliere una volta sul posto. Noi non l’abbiamo fatto, ma se decidete di farlo, tenete a mente che sarete stanchi dopo quattro giorni di trekking e che questa attività accorcia la visita di Machu Picchu.

Vista di Machu Picchu
Machu Picchu con la montagna Wayna Picchu

Dove si alloggia? I pasti e le bevande sono inclusi?

Durante l’Inca Trail si alloggia in tenda; l’agenzia con cui abbiamo fatto il cammino forniva delle tende di colore verde a 4 posti per due persone. Le tende erano quindi molto spaziose e contenevano anche le nostre borse. Lo staff si occupa di trasportare le tende e prepara l’accampamento prima del nostro arrivo. Appena arrivati, ci fa trovare le tende montate con i nostri borsoni davanti e una bacinella di acqua tiepida per lavarsi il viso e le mani (o le ascelle).

Campo della prima notte, Inca Trail
Campo della prima notte, Inca Trail
Tenda con vista sulle montagne nel 2° giorno inca trail
La vista dalla tenda

Viene anche allestito un tendone più grosso, diviso in due parti: nella parte più piccola si trova la cucina e nella parte più grande c’è un tavolo grande che accoglie tutti i membri del gruppo all’ora dei pasti. Tutti i pasti sono inclusi nel prezzo, ad eccezione del pranzo dell’ultimo giorno, che si terrà a Aguas Calientes in un ristorante molto turistico. Dobbiamo ammettere che il cibo era veramente eccezionale, come avevamo letto in quasi tutte le recensioni. I piatti non erano solo buoni, ma c’era anche un’enorme varietà di cibo e delle porzioni enormi. A pranzo e a cena venivano servite 6-7 portate di piatti vari della tradizione culinaria peruviana, e delle opzioni diverse per i vegetariani. Appena arrivavamo al campo verso le 5-6 del pomeriggio, ci aspettava l’happy hour con tè alle foglie di coca o alla muña, la menta peruviana, entrambi ottimi contro il mal d’altitudine, e popcorn, fatti con mais autoctono di cui il Perù abbonda.

Sotto la tenda della cena con il gruppo inca trail
Il tendone dei pasti
Il cibo nell’Inca Trail
Il cibo nell’Inca Trail

Com’è consuetudine, l’ultima sera di Inca Trail abbiamo festeggiato con una torta fatta dal nostro chef. È incredibile come possa cucinare in spazi così stretti, come tende o strutture ricettive sul sentiero, e con un materiale così limitato.

Dolce per l'ultima notte dell'Inca trail
La torta dell’Inca Trail

Anche le bevande sono incluse. Ogni giorno dopo la colazione e dopo il pranzo viene messa a disposizione una tanica di acqua che viene bollita per far sì che possa essere bevuta in tutta sicurezza. Ognuno ha diritto a prenderne due litri per volta. È importante mantenersi molto idratati bevendo acqua e tè per combattere il mal di altitudine. I primi due giorni potete anche imbattervi in piccoli negozietti di persone autoctone che vendono snack e bevande.

Qual è la situazione dei bagni?

Alpaca Expeditions era una delle poche agenzie ad offrire il bagno portatile, al momento del nostro viaggio. Si tratta di una piccola tenda piantata leggermente al di fuori dell’accampamento con un piccolo bagno chimico. Inoltre, ogni accampamento viene piantato accanto a strutture che includono dei bagni talvolta in condizioni buone, talvolta in condizioni pietose, e senza carta igienica. L’accampamento della terza sera ha delle docce con acqua gelida (Florian si è lavato, ma Marianna non ha avuto il coraggio e ha preferito restare puzzolente per un giorno di più).

Che cosa abbiamo portato con noi? (vestiti, medicinali ecc.)

La sera prima della partenza ci siamo ritrovati alla sede dell’agenzia a Cusco per una riunione di preparazione, in cui ci hanno dato un borsone da riempire con i nostri vestiti e le nostre cose. Questa borsa non deve superare 7kg; sarà pesata all’inizio del trekking e dovrete portare nel vostro zainetto tutti i chili in eccesso, quindi prestate particolare attenzione. Potrete accedere a questo borsone solo la sera, perché verrà portato da un membro dello staff durante la giornata.

Oltre a quello che indossavamo (ossia pantaloni della tuta, maglietta di cotone, maglioncino in pile e giacca a vento leggera, oltre alle scarpe da trekking, mi raccomando!), abbiamo portato con noi nel borsone (ricordatevi che siamo andati in Perù in inverno):

  • 1 pigiama pesante
  • mutande e calzini da trekking
  • 3 magliette di ricambio in cotone: 2 a maniche corte e una a maniche lunghe (vi daranno una maglietta colorata per l’ultimo giorno del trek da indossare all’arrivo a Machu Picchu)
  • 1 maglione pesante
  • 1 cambio di pantalone della tuta
  • 1 piccolo beauty case con campioncini di crema, dentifricio e spazzolini, spray repellente (che non abbiamo usato), salviette.

Ricordatevi di mettere i vostri vestiti all’interno di bustine di plastica, perché i borsoni non sono completamente impermeabili. Dentro il borsone deve entrare anche il sacco a pelo e un piccolo cuscino che vi darà l’agenzia il giorno della partenza; occupano circa la metà dello spazio quindi mi raccomando, non riempite troppo il borsone.

Cartello d’inizio dell’Inca Trail
Cartello d’inizio dell’Inca Trail

Nello zainetto da portare con noi durante il trekking, abbiamo portato:

  • 1 borraccia e una bottiglia d’acqua, snack vari
  • 1 paio di guanti (meglio se impermeabili)
  • 1 pantalone da pioggia e un poncho (l’agenzia ci ha dato un poncho di plastica verde che si rompeva facilmente e un coprizaino)
  • 1 piccolo beautycase con crema solare, cerotti per le vesciche, medicinali anti-diarrea, antidolorifici, salviette disinfettanti. Una cosa che non avevamo e che sarebbe utile portare nel caso di disidratazione, sono gli elettroliti reidratanti
  • carta igienica.

Non c’è corrente lungo il cammino, quindi portate batterie di scorta per la macchina fotografica o un power bank per il telefono.

Quali documenti e quanti soldi dobbiamo portare con noi?

Ricordatevi assolutamente di portare con voi il passaporto valido; deve essere lo stesso con cui l’agenzia ha richiesto il permesso d’ingresso, altrimenti non vi faranno entrare. Se, com’è successo a noi, dovete rinnovare il passaporto dopo aver prenotato il cammino, non vi preoccupate. Prenotate con il vecchio passaporto e appena avrete il nuovo numero, comunicatelo all’agenzia che lo aggiornerà anche sul vostro permesso. Vi consigliamo comunque di portare con voi sia il documento vecchio che il nuovo, anche se non ci è mai stato richiesto di far vedere il vecchio documento.

Vi serviranno dei soldi nell’Inca Trail solo per acquistare acqua/bevande e qualche snack durante i primi due giorni di cammino (dopo non c’è più nulla) e per lasciare la mancia al personale dell’agenzia. Contate più o meno 300 soles a testa per le mance. Dovrete lasciare una mancia alle due guide più ai membri dello staff. Può essere strano per persone come noi che non sono abituate a lasciare mance cospicue (per cultura, non perché siamo tirchi!), ma è bene tenere a mente che, nonostante il prezzo del cammino sia molto alto, i membri dello staff non percepiscono salari estremamente elevati e spesso provengono da comunità povere. In ogni caso tutti i membri dello staff e le nostre guide sono stati molto carini ed estremamente efficienti, quindi si sono ampiamente meritati le mance.

I porters nell’Inca Trail
I "porters" nell’Inca Trail

Quale livello di preparazione è necessario per affrontare il trekking?

Il trekking è lungo 45 km; la maggiore difficoltà è sicuramente l’altitudine e la ripetizione dello sforzo per quattro giorni di fila. Prima di partire, abbiamo fatto qualche trekking in collina con le scarpe che avremmo utilizzato anche in Perù; è importante farlo soprattutto se pensate di indossare scarpe nuove.

La cosa più importante da tenere a mente è che è necessario trascorrere qualche giorno a Cusco prima di partire, per abituarsi all’altitudine. Durante il nostro viaggio in Perù, abbiamo aumentato gradualmente di altitudine, e abbiamo probabilmente fatto più fatica durante il trekking nel Canyon del Colca. Il secondo giorno del cammino Inca prevede di arrivare a 4.200 m di altitudine e più ci si avvicina, più si accorcia il fiato e le gambe diventano pesanti. Seguite il vostro ritmo, le guide vi aspettano sempre.

Il mal di altitudine è un malessere generale alquanto grave; una coppia di ragazzi nel nostro gruppo ne ha sofferto per i primi due giorni con mal di testa forti e moltissima fatica a camminare. Un’altra coppia di ragazzi ha avuto un mix tra mal di altitudine e intossicazione alimentare e ha perso purtroppo i primi due giorni di trekking.

Il trekking è fatto di salite e discese ripide; fate attenzione alle vostre ginocchia e portate con voi o noleggiate dei bastoni da trekking. Detto questo, se ce l’abbiamo fatta noi, ce la potete fare anche voi!

Inca trail Una delle discese di gradini
Una delle discese di gradini
Il gringo killer, Inca Trail
Il gringo killer, Inca Trail

Conclusione

In definitiva, l’esperienza dell’Inca Trail è una di quelle esperienze che si fanno una volta nella vita. I paesaggi sono di una bellezza sconvolgente, le rovine sono affascinanti e si respira l’aria mistica delle montagne. Le guide vi faranno percepire la sacralità del luogo in cui vi trovate; arrivare alla porta del Sole ed intravedere Machu Picchu sarà un ricordo indimenticabile (anche se coperto dalla nebbia). L’unico svantaggio può essere il fatto di sentirsi in colpa a lasciar trasportare i vostri zaini e del materiale pesante allo staff delle agenzie. Si rientra qui in un campo minato in cui da un lato, potremmo dire che viene dato lavoro ai giovani della comunità locale, che restano sempre però al servizio del ‘turista ricco’. Prima di partire, abbiamo trascorso molto tempo a fare delle ricerche e abbiamo scelto un’agenzia che ci sembrava assicurare un trattamento equo di tutto il personale. I dipendenti dormono in una casa vicina al km 82 prima di partire, organizzano attività tra loro e a febbraio organizzano una gita a Machu Picchu con le loro famiglie. L’agenzia organizza anche attività di sostegno alla comunità, ad es. la costruzione di scuole.

In ogni caso noi non ci scorderemo mai né i paesaggi splendidi dell’Inca Trail, né le persone che l’hanno reso possibile.

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